monumento al silbo gomero

Silbo gomero | Il Linguaggio fischiato di La Gomera

Last Updated on 12 Ottobre 2022 by Chiara

Il Silbo Gomero è davvero uno dei tesori più rari ed incredibili delle Canarie. Un linguaggio fatto di fischi utilizzato soprattutto a La Gomera, e che per fortuna si tramanda ancora oggi alle nuove generazioni attraverso dei corsi nelle scuole.

Questo peculiare e semplice modo di comunicare è stato creato dalle tribù aborigene dei Guanches prima della conquista spagnola nel XV secolo. Veniva utilizzato in maniera minore anche in altre isole, ma è a La Gomera dove era più diffuso ed è sopravvissuto. Questo fatto è dovuto alla conformazione dell’isola, composta da profondi valloni che non facilitavano gli spostamenti. Questo linguaggio permetteva agli abitanti dell’isola di scambiarsi informazioni nonostante la distanza. Adottato soprattutto dai pastori che passavano lunghi periodi da soli, in modo da poter dialogare con altri compagni o con i paesi vicini.

Non sai chi sono i Guanches? In questo articolo ti racconto tutto sugli antichi abitanti delle Isole Canarie.

Il Silbo Gomero dopo la conquista spagnola

Dopo la conquista spagnola la lingua dei Guanches si andò perdendo, ed anche il silbo gomero (convertito in spagnolo) iniziò ad essere usato meno, fino a scomparire al di fuori di La Gomera.

La cosa interessante di questo linguaggio fischiato unico al mondo è che potrebbe essere utilizzato in qualunque lingua! Alla base del Silbo Gomero ci sono due tipi di fischio che sostituiscono le vocali e quattro per le consonanti. La variazione della lunghezza e frequenza dei fischi permette di comunicare qualsiasi cosa, ed utilizzare tutto l’alfabeto. Ovviamente sembra più facile a dirsi che a farsi! Ci vuole davvero tanta pratica ed immagino dei buoni polmoni. Quando ho visto delle dimostrazioni a feste di paese sono rimasta incantata dalla scioltezza dei fischiatori capaci di comunicare con lingua, labbra e mani.

Il periodo storico che ha visto la quasi estinzione del Silbo Gomero è il principio del XX secolo, quando a conoscerlo erano rimaste solo poche decine di persone. Questo era dovuto in gran parte alla drastica diminuzione dell’attività di pastorizia, ma anche all’emigrazione di molti abitanti e alla diffusione del telefono. Nel dopoguerra erano le stesse famiglie che decidevano di abbandonarlo e non tramandarlo perché visto come un legame ad una classe sociale povera.

Per fortuna alla fine degli anni ’90 c’è stato uno sforzo da parte del Governo e degli abitanti dell’isola per evitare la scomparsa di questo patrimonio. Il tutto è partito con il volontariato da parte di anziani fischiatori che si sono messi a disposizione per insegnare il Silbo Gomero di forma gratuita a ragazzi nelle scuole e non solo. Nel 1999, su richiesta del Parlamento delle Canarie, il Silbo Gomero diventò una materia obbligatoria nelle scuole elementari e medie. Ci sono anche dei corsi di formazione per adulti che permettono di ricevere un certificato di fischiatore professionista. Ad oggi si contano ben 22.000 persone che “parlano” il Silbo Gomero, dichiarato Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2009.

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Uno dei tanti annunci di lezioni private di Silbo Gomero che ho incontrato a Tenerife e La Gomera

Curiosità interessanti

  • Quando sei a La Gomera non perderti una visita al “Monumento al Silbo Gomero” (vedi foto di copertina) che si trova nella stupenda terrazza panoramica Mirador de Igualero (coordinate). Questa tappa è inclusa anche nelle mie soste libere in camper preferite sull’isola, che puoi scoprire in questo articolo.
  • Nel 2019 è uscito “La Gomera – L’isola dei fischi” del regista rumeno Corneliu Porumboiu, un film noir ambientato sull’isola e dove il Silbo Gomero ha un ruolo importante.
  • Nel 2015 il musicista francese Feloche dedica una magnifica canzone al Silbo Gomero e all’uomo che glielo ha fatto conoscere, Bonifacio Santos. Quest’ultimo era un membro del partito indipendentista Canario che, per problemi con la giustizia, se n’era andato dalla sua amata isola ed era emigrato in Francia dove s’innamorò della madre dell’artista. T’invito ad ascoltare il brano cliccando qui.

Con queste ultime curiosità l’articolo è terminato. Spero sia stato un viaggio interessante nella storia e le tradizioni della seconda isola più piccola delle Canarie. A presto!

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