Chiara e Nime al Mirador de Igualero a La Gomera

gatto al guinzaglio | come sono riuscita nell’impresa

Last Updated on 15 Agosto 2022 by Chiara

Che tu voglia viaggiare per il mondo con il tuo micio, o esplorare la via sotto casa in sicurezza, in questo articolo ti spiego tutti i passi che ho seguito per abituare il mio gatto al guinzaglio.

Dal 2018 vivo e viaggio in camper con il mio compagno e la nostra amatissima gatta Ñime. Proprio grazie al guinzaglio condividiamo con lei esperienze indimenticabili in totale sicurezza. Esperienze che desidero anche tu possa vivere con il tuo micio!

Io, il mio compagno e il mio gatto al guinzaglio passeggiando al valico della Maddalena al confine con la Francia

La chiave del nostro successo, come molti pensano, non è stata abituare Ñime a guinzaglio e pettorina da cucciola. Quando l’abbiamo adottata era una randagia adulta.
Certo…abituare il gatto nei primi mesi di vita facilita tantissimo le cose, ma se hai un gatto adulto c’è ancora speranza! Te lo dice chi lo ha fatto.

LA CHIAVE DEL SUCCESSO E’ LA PAZIENZA ABBINATA ALLA COSTANZA E MOLTISSIMA PRATICA.

La guida che ho creato è suddivisa in steps che spiegano in dettaglio dall’abituare il gatto alla pettorina fino alle passeggiate al guinzaglio fuori porta.

Il mio obiettivo è

Condividere con te la mia esperienza, i miei errori e le cose che hanno funzionato. Troverai anche le difficoltà ed imprevisti che ho affrontato all’inizio. Situazioni che ho scoperto poi essere capitate anche ad altri, ma di cui non avevo mai letto quando mi informavo su Internet.

Ricorda che

  • Ogni gatto è diverso. Le reazioni a certe situazioni/novità del tuo possono essere simili, o diverse da quelle del mio. Esempio: Io devo stare attenta alla presenza di cani o altri gatti durante le passeggiate. Ñime è terrorizzata dei primi e aggressiva con i secondi. In passato ho avuto difficoltà a gestire questi incontri. Se invece il tuo gatto è socievole e tranquillo in loro presenza, questo per te non è un “problema”!
  • il benestare del tuo gatto viene prima di tutto! E’ importante non arrendersi subito, ma se vedi che il tuo micio non si abitua o si mostra ancora stressato dopo tanta pratica, valuta il caso di rinunciare. Esempio: La mia gatta si è abituata ad indossare la pettorina in una settimana. Per altri gatti può volerci un po’ di più o di meno.
  • se il tuo gatto non è mai uscito di casa e la passeggiata al guinzaglio è la sua prima esperienza fuori, devi avere extra pazienza ed attenzione. Considera tutti i nuovi odori e stimoli che affronta per la prima volta e lasciagli il tempo di abituarsi.

ABITUARE IL GATTO ALLA PETTORINA SENZA GUINzAGLIO

camper in sosta libera a playa caleton blanco ed io e il mio gatto al guinzaglio

Trovi le pettorine per gatti in vendita on-line o nei negozi per animali. Io compro quelle per cani di piccola taglia, che sono basicamente uguali e costano meno. Il mio consiglio è di scegliere la meno ingombrante, con meno stringhe e il più sottili possibile. Per il gatto “LESS IS MORE”!

Un esempio è questa pettorina che trovi su Amazon

IMPORTANTE: prima di iniziare assicurati di avere in casa i “premi” di cui il tuo micio va ghiotto, da utilizzare come RINFORZO POSITIVO .
E’ importante premiare il gatto quando compie un’azione che gli chiediamo di eseguire, come in questo caso indossare la pettorina. Riserva questi bocconcini speciali solo per l’addestramento .

Io come “premio” utilizzo i bastoncini di carne per gatto che si trovano nei supermercati.

Metti la pettorina al gatto. Se non collabora mentre gliela fai indossare, rimani calmo e niente rimproveri! Quando la indossa, immediatamente ricompensa e carezze. Mi raccomando, la ricompensa SOLO a pettorina indossata e non prima. Il gatto deve capire che a una determinata azione corrisponde la ricompensa.

Non spaventarti se inizia a mordicchiare le stringhe, cerca di sfilarsi la pettorina, si butta a terra o ti guarda con occhioni che ti fanno sentire colpevole. E’ normale, sappiamo che i gatti sono dei veri “drama queen” quando qualcosa non li entusiasma da subito!

Nei giorni seguenti continua a fargliela indossare per tempi sempre più lunghi e quando il gatto è completamente a suo agio con questo accessorio passa al SECONDO STEP.

CONSIGLIO: soprattutto le prime volte, aspetta che il gatto sia sveglio e di buon umore per fargli indossare la pettorina. Non svegliarlo dal suo sonnellino! Per sicurezza fallo dentro casa.

INTRODUZIONE deL GUINZAGLIO

Nime e primo piano guinzaglio estensibile con sfondo il mare di Tenerife

Solo quando il gatto si è abituato alla pettorina, introduci il guinzaglio. Per sicurezza fallo dentro casa, o in un giardino recintato.
All’inizio utilizza un semplice guinzaglio NON estensibile fatto di materiali morbidi (MAI di catena metallica), più facile da gestire rispetto a quelli che si allungano. Quando hai più pratica alle spalle puoi passare al guinzaglio estensibile come quello che vedi in foto e che utilizziamo da anni.

Messo il guinzaglio? Benissimo! Passeggia seguendo il gatto, senza dare tensione al guinzaglio e lasciandogli il tempo di familiarizzare con questo nuovo accessorio.

La parola d’ordine è PRATICA.

Durante le prime passeggiate il gatto vorrà andare solo ed esclusivamente dove gli pare…ed è qui che i “premi” tornano ad essere utili! Di seguito ti spiego come.

Insegnare al gatto ad eseguire dei comandi

Ci sono gatti più o meno predisposti ad imparare ad eseguire comandi. Non pretendere troppo dal tuo gatto, e ricorda di avere tanta pazienza e costanza se vuoi vedere risultati.

Dei comandi utili da insegnare al tuo micio per le vostre passeggiate sono:

  • cambio direzione o richiamo verso di te

All’inizio tieni un “premio” in mano per attirarlo. Mostraglielo, mentre eserciti una leggera tensione del guinzaglio verso la direzione desiderata e ripeti un comando vocale (es. CAMBIO o QUI). Quando il gatto cambia direzione o viene verso di te dagli subito la ricompensa. Con la pratica il gatto associa la parola al comando, senza bisogno di mostrare il premio.

  • fermo o seduto

Come prima cosa scegli una parola (es. stop/sit) da associare al comando. Se stai passeggiando fermati, leggera tensione del guinzaglio verso l’alto, e ripeti la parola. Quando il gatto si ferma, anche a caso, dagli subito la ricompensa. Con la pratica il micio capisce che il fermarsi/sedersi si converte in premio goloso.

IMPORTANTE: Utilizza sempre la stessa parola e tono di voce per i comandi. Prediligi parole corte e chiaramente distinguibili tra loro.
Non sgridare il gatto se non esegue i comandi. Questo gli fa associare l’addestramento ad una esperienza negativa, con conseguente perdita di interesse e collaborazione.

Continua ad esercitarti con i comandi ed il guinzaglio, e ricorda che l’obbiettivo non è un gatto che ti segue e risponde in un lampo alle richieste come un cane! Passeggiare con il gatto è differente, non puoi avere le stesse aspettative.

PASSEGGIARE IL GATTO AL GUINZAGLIO FUORI CASA

sosta libera in camper di fronte al mare di Tenerife

Che emozione, vero? Vi siete esercitati e ti senti preparato ad esplorare il mondo fuori con il tuo gatto al guinzaglio.
Per iniziare scegli un posto tranquillo e poco affollato, lontano da strade trafficate.
Se fuori casa non ti sembra il luogo ideale porta il micio in trasportino in un luogo che si presta ad una pratica con il guinzaglio serena.

Durante le prime passeggiate è essenziale pensare alla sicurezza del micio, e vedere come reagisce all’esplorare al guinzaglio e alle varie situazioni che si presentano. Osserva i suoi comportamenti e lascialo gironzolare tranquillo. Esercitati con i comandi senza esagerare. Con la pratica il gatto capisce quali sono i suoi “limiti” al guinzaglio, e si comporterà di conseguenza.

Quando esco con il mio gatto, sono più io a seguire lei che il contrario, soprattutto se non ho una destinazione precisa. Le lascio più libertà possibile, intervenendo solo se vedo un pericolo. Ci sono volte che mi segue come un cagnolino quando la chiamo, ed altre che invece non ne vuole sapere e va dove le pare! In questi casi i premi aiutano moltissimo.

Consigli dalla mia esperienza

Al gatto non piace camminare in luoghi aperti e desolati, ma preferisce farlo vicino a muri, alberi ed anfratti. E’ l’istinto di predatore che cerca sempre un riparo in caso di pericolo. Rispettare questo suo bisogno rende le passeggiate più piacevoli, e per noi è stato spesso la soluzione in momenti potenzialmente difficili da gestire. Cane che si avvicina? Un salto in alto e tutto risolto senza fughe dalla pettorina.

Non essendo sempre possibile passeggiare vicino ad alberi, un accessorio che ti consiglio e può diventare il rifugio del tuo gatto è uno zaino/trasportino. Comodo anche per passeggiate più lunghe se il tuo gatto vuole riposare o non se la sente più di camminare.

Stai cercando il trasportino o zaino/trasportino perfetto per il tuo gatto? In questo articolo ho selezionato i migliori che trovi su Amazon.

Difficoltà che ho incontrato durante le prime uscite
Chiara con Nime passeggiando fuori dal camper con vista sul mare di Tenerife nord

Il gatto che si sfila la pettorina è una situazione che potrebbe capitarti, soprattutto durante le prime passeggiate. Di solito succede in seguito a spaventi come incontrare altri animali o a causa di forti rumori improvvisi. Mantieni la calma ed usa i premi per richiamarlo, quando torna da te se hai un trasportino fallo entrare così che abbia il tempo di tranquillizzarsi al sicuro.

Un’altra cosa alla quale far molta attenzione è la presa sul manico del guinzaglio estensibile, e ti spiego il perché raccontandoti una disavventura che ho vissuto. Ero fuori con Ñime al guinzaglio, eravamo ferme e la mia presa sul manico era molto allentata. Ad un certo punto lei fa uno scatto inaspettato ed il guinzaglio mi sfugge di mano. Ñime inizia a correre come una scheggia spaventata dal rumore del manico in plastica che sbatteva dietro di lei. Per fortuna la cordicella del guinzaglio si arrotolò intorno ad un palo stoppando la sua corsa, altrimenti non so dove e come l’avrei ritrovata. Ne è uscita illesa, ma puoi immaginare la pericolosità della situazione. Da allora la mia presa sul guinzaglio è sempre ben salda.

Quando passeggiate con il guinzaglio estensibile, fai attenzione e cerca di evitare gli attorcigliamenti della cordicella. Spesso è facile liberare il guinzaglio, ma se non lo è rischi che il tuo micio s’innervosisca e cerchi di sfilarsi la pettorina. Particolare attenzione quando il gatto salta sugli alberi, non c’è nulla come i rami per assicurare ingarbugliamenti impossibili.

Il ruolo del guinzaglio nella relazione con il tuo gatto

Con la costanza e pazienza di cui parlavo all’inizio, inizierai a vedere dei piccoli progressi ad ogni uscita. Tra te ed il tuo gatto si rafforzerà la complicità, ed inizierete a capirvi al volo. Saprai gestire ogni situazione ed anticipare le sue reazioni.

Chiara e Nime a La Gomera

Per ottenere tutto questo è importante vedere il guinzaglio come uno strumento di comunicazione, non di restrizione. Il guinzaglio è l’estensione del tuo braccio che vuole proteggere il tuo micio, correggendo delle azioni che potrebbero metterlo a rischio (es. fermarlo quando vuole attraversare una strada dove sfrecciano auto). Non è un braccio che esige o s’aspetta che il micio diventi per magia un cane!

Una volta superati i primi passi dell’addestramento, farete dei veri e propri balzi felini! Guarderai indietro alle prime passeggiate pensando “Accidenti, chi lo avrebbe mai detto!”.
E’ proprio quello che capita a me. Tanta pratica, ci ha portato ad essere una affiatatissima coppia di esploratrici. Complicità che vedo ogni volta che rimango un po’ indietro e lei si ferma, gira la testolina per guardarmi, aspettando che la raggiunga per riprendere a camminare. Non prima di aver alzato la coda, e strisciato contro le mie gambe come per dire “sei lenta e impacciata umana, ma ti voglio bene lo stesso”.

Io ho finito. Se qualcosa non ti è chiaro, mi trovi nei commenti o sui miei social media. Mi raccomando, fammi sapere la tua esperienza!

Desideri portare il tuo gatto in camper? In questo articolo trovi tanti consigli per i primi viaggi.

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