Last Updated on 20 Giugno 2022 by Chiara
Antichi abitanti indisturbati delle Isole Canarie anteriormente alla conquista spagnola durante il XV secolo, ecco chi erano i Guanches.
Con questo nome oggi s’identificano tutti i popoli aborigeni che vivevano sulle isole, ma ad essere precisi era quello degli abitanti di Tenerife.
Fieri allevatori ed agricoltori, superstiziosi e legati visceralmente alla loro terra. Abitanti di grotte vestiti di pelli e dai corpi dipinti, agili e robusti. Primi consumatori del tradizionale gofio canario, farina di cerali tostati che io adoro. Di loro ci rimangono delle mummie, dei siti archeologici, delle incisioni rupestri e i racconti dei conquistadores.

Il loro linguaggio risuona in certe parole e nomi di luoghi, e un po’ del loro sangue scorre ancora in alcuni Canari dei tempi nostri. Sulle isole puoi conoscerli meglio in diversi musei e siti d’interesse che ti svelerò alla fine di questo articolo.
Oggi ti parlo di uomini e donne che han resistito quasi 100 anni agli attacchi spagnoli, fino alla resa dell’ultima isola (Tenerife) nel 1496. Momento che ha segnato la loro graduale sparizione, iniziata con le malattie portate dai conquistatori e le morti durante la battaglia. Ma soprattutto, spero di farti scoprire l’importanza di conoscere e non dimenticare il loro patrimonio.
le misteriose origini dei Guanches
Gli studiosi concordano che i primi abitanti delle Canarie arrivarono dal Nord dell’Africa, tra il I e il V secolo A.C.
Negli ultimi anni, uno studio del DNA conferma che le loro origini sono berbere. Con il popolo berbero si notano somiglianze nel linguaggio e in alcune usanze Guanches.

Un mistero rimane come abbiano attraversato l’oceano per stabilirsi qui. Come ti ho anticipato, i Guanches non navigavano e verrà scoperto che non conoscevano nemmeno la pratica del nuoto.
Le teorie sono due: che la conoscenza della navigazione si andò perdendo dopo il loro arrivo o che i primi abitanti furono trasportati sulle isole da popoli di navigatori dei tempi come i romani o i fenici.

Quel che sappiamo è che dopo il loro arrivo il popolo di ogni isola si sviluppò in maniera isolata ed unica, adattandosi alle caratteristiche dell’intorno. Quando arrivarono i primi abitanti portarono con loro semi ed animali, segno dell’intenzione di insediarsi sull’arcipelago.
Lo stile di vita, i costumi, le usanze e credenze religiose cambiavano da isola a isola. Per esempio in alcune isole le autorità venivano elette, mentre in altre si succedevano per eredità. Le divinità che adoravano erano diverse, così come i riti funebri. In alcune isole si praticava la monogamia ed in altre la poligamia.
Come vivevano i Guanches
Lo stile di vita dei Guanches era “primitivo” rispetto a quello delle popolazioni del resto d’Europa e dei conquistadores spagnoli quando arrivarono nell’arcipelago.
Vivevano in tribù, ognuna delle quali aveva un capo. Divisi tra nobili e plebei. Una figura importante nella loro società era quella dei sacerdoti e degli sciamani.
Quando gli spagnoli invasero Tenerife, questa era divisa in 9 regni, ognuno governato da un Mencey. Questa era la figura di massima autorità civile, religiosa e militare.

I Guanches vivevano principalmente in caverne naturali, tipiche dei territori delle isole, oppure in capanne.
Il loro vestiario consisteva in strati di pelli di capra o pecora, legati o cuciti con strisce di cuoio. Abbellivano i loro vestiti come i loro corpi con tinte naturali, ed indossavano gioielli creati con legno, ceramica, pietre ed ossa.

La maggior parte aveva capelli scuri, ma non mancavano biondi con occhi azzurri. L’altezza media era di 170 o più cm per gli uomini e 155 per le donne, superiore a quella dei conquistatori che arrivarono dalla Spagna. L’aspettativa di vita tra i 30 e i 45 anni, mentre tra i nobili arrivava a 65.

Di cosa vivevano gli abitanti delle Canarie pre ispaniche
L’allevamento di capre e pecore aveva un ruolo fondamentale per i Guanches. Da questo ottenevano la carne che consumavano, così come latte, formaggi ed una sorta di burro. Ne lavoravano le pelli con le quali si vestivano e che utilizzavano nelle loro abitazioni.
Ritrovamenti archeologici svelano che ai tempi erano presenti anche cani, gatti e ricci, che in alcune situazioni facevano parte della loro dieta alimentare.
I Guanches completavano la loro alimentazione grazie all’agricoltura, la caccia e la pesca. Coltivavano cereali e legumi e raccoglievano frutti, semi e radici. Cacciavano uccelli, maiali selvatici e lucertole giganti. Sapevano ottenere il sale dal mare ed il miele dagli alveari.

I Guanches non conoscevano i metalli. Lavoravano il legno e l’osso per creare utensili ed armi come asce, lance o mazze. Creavano vasellame, statuine e semplici utensili in terracotta. Con questa creavano anche le pintaderas, stampi per decorare con forme geometriche la pelle o i vestiti.
Credenze religiose
Con la conquista spagnola arrivò anche la conversione al cristianesimo dei sopravvissuti Guanches.
Prima di questa i popoli di ogni isola adoravano divinità diverse.
Quello che le accomunava era la credenza in un essere superiore benevolo ed il suo antagonista maligno. Avevano anche il concetto di inferno, che a Tenerife identificavano con la cima del Teide.
In tutto l’arcipelago era presente il culto degli antenati. I guanches imbalsamavano i loro morti, pratica che ha permesso il ritrovamento di mummie che sono state studiate ed hanno fatto un po’ di luce su questa misteriosa popolazione. Quest’ultime sono in esposizione in alcuni musei.
Dove approfondire la conoscenza degli antichi abitanti delle Canarie | Musei e siti d’interesse
Di seguito ti lascio alcuni spunti per delle visite dove conoscere meglio il patrimonio dei Guanches. Qui non ho utilizzato la parola Guanches per ogni isola, ma troverai il termine esatto per ogni popolo pre ispanico. In ognuno di questi musei troverai ulteriori informazioni per visitare siti archeologici e punti d’interesse legati agli antichi abitanti delle Canarie.

Guanches a Tenerife
- Museo Guanche a Icod de los Vinos
- Scopri la più grande collezione sulla cultura Guanche e l’esposizione di diverse mummie presso il Museo de la Naturaleza y Arqueologia a Santa Cruz de Tenerife
Gomero a La Gomera
- Il Museo Arqueologico de La Gomera si trova nella capitale dell’isola. Al suo interno potrai conoscere meglio la vita e le caratteristiche dei Gomeros, antichi abitanti di La Gomera.
Majos a Fuerteventura
- Fai una tappa al Mirador Guise y Ayose. Qui troverai 2 imponenti statue di bronzo, rappresentanti gli antichi re dei due regni in cui era divisa Fuerteventura prima della conquista, Jandia e Maxorata.
Majos a Lanzarote
- Fare visita al Museo Arqueologico Lanzarote è un modo per approfondire la tua conoscenza del popolo aborigeno che abitava l’isola dei vulcani
Canarios a Gran Canaria
- Visitando El Museo Canario a Las Palmas potrai conoscere come vivevano gli abitanti dell’isola prima della conquista spagnola durante il IX secolo
Benahoaritas a La Palma
- Ubicato a Los Llanos, il Museo Arqueologico Benahoarita ti permette di scoprire tutti gli aspetti della vita dell’antico popolo aborigeno di La Palma, dal nome difficile da pronunciare.
Bimbaches a El Hierro
- A breve verrà inaugurato il Museo Arqueologico di El Hierro, dove potrai immergerti nella cultura e storia della tribù aborigena dei Bimabaches. Nel frattempo lo puoi fare con una visita all’Ecomuseo de Guinea
Conclusioni
Sono sempre stata affascinata ed interessata dalla storia dei Guanches, e scrivere questo articolo si è rivelata una piacevole ricerca. Non ho incluso tutti i dati, fatti e curiosità che ho letto, ma mi auguro che questa breve introduzione ti spinga ad approfondire…e che quando verrai alle Canarie visiterai i luoghi legati ai suoi antichi abitanti.
Se vuoi continuare a conoscere e viaggiare le Isole Canarie, ti invito ad esplorare la categoria del blog dedicata al mio amato arcipelago.
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Articolo interessante – quando sarò a tenerife visiterò i siti e musei
Grazie Rodolfo, per qualsiasi consiglio ed informazione sono disponibile. Buona giornata